Generalizzare è sbagliato, ma leggendo quanto mi è stato inviato dal comune di Origgio viene da pensare che nella Pubblica Amministrazione molti sono incompetenti se non ai limiti della legalità.
Il governo di questa povera nazione resosi conto che il mostro burocratico rappresenta forse la causa della fuga degli investimenti ed il freno maggiore per la ripresa si sforza a promuovere leggi di semplificazioni, ma ad ogni azione corrisponde un’azione uguale e contraria, se non superiore.
Con l’introduzione della CIA (Comunicazione Inizio Attività) pensava che si sarebbero facilitate le procedure edilizie minori e che quindi unitamente alle agevolazioni e alle detrazioni fiscali si sarebbe portato beneficio al settore edilizio promuovendo nel contempo con il recupero del patrimonio costruito a discapito delle nuove costruzioni anche un vantaggio ambientale, ma ciò non è stato.
In un brevissimo tempo si è tornati a dover produrre la stessa documentazione di progetto che prima si predisponeva per un permesso di costruire. La maggior parte dei comuni hanno applicato da subito dei diritti di segreteria variabili da € 54 della media dei comuni in provincia di Milano ai € 120 di Baranzate, altri come Limbiate si sono persino attrezzati per mandare raccomandate di nomine di responsabili del procedimento, oppure altri.
Che senso ha tutto ciò se di edilizia libera soggetta a semplice comunicazione doveva trattarsi e pertanto sottratta dall’istruttoria libera e gratuita?
Come se non bastasse, mancava nel panorama delle interpretazioni autentiche sulla CIA quella del comune di Origgio per cui sono dovuti gli oneri di urbanizzazione, interpretando in senso letterale l’ultima modifica introdotta al dpr 380/01, per cui il contributo di costruzione è commisurato alla incidenza delle sole opere di urbanizzazione, dimenticandosi di spiegare e spiegarsi come possano incidere sul carico urbanistico l’integrazione dei sanitari di un bagno o l’apertura di una porta.
Il legislatore con la modifica di cui sopra, nell’ampliare i casi per cui si può ricorrere alla CIA, ha pensato bene che dal momento che potrebbero essere realizzati con la CIA anche volumi minori o cambi di destinazioni d’uso allora potrebbe esserci un aumento dell’incidenza e pertanto di precisare che in tal caso gli oneri sarebbero dovuti.
Seguendo le istruzioni del tecnico comunale (importo c.m.e CCIA Milano (ma se siamo sotto Varese!!): prezzo costruzione regionale x 4 x oneri I e II), posto che il lavoro di rifacimento del un bagno costi € 10.000, grosso modo sarebbero da pagare € 575. Considerato che il cliente ha richiesto la CIA per poter fruire delle detrazioni fiscali per lui ogni convenienza sarebbe vanificata, e quindi sarebbe l’ennesimo incoraggiamento al lavoro nero, ovvero nel qual caso intendesse comunque proseguire per noi sarebbe un ennesimo aggravio non riconosciuto in parcella
Generalizzare è sbagliato…
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